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L’urlo della folgore

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Dove sarai ora
mia rosa dei venti,
mentre la sera tinge di vermiglio
la parete scrostata della mia cella d’isolamento
e la Memoria di noi
mi lacera il cuore con affilato artiglio.

Ti rivedo
signore degli alisei,
inquieto e fugace
a disseminar frenetici passi e rime
i tuoi occhi di brace
persi nella malinconia dei miei,
il nostro ultimo bacio
l’universo imploso della nostra solitudine.

In quale remoto braccio
segregato anche tu languirai
nella nostra quotidiana galera.

Come vedi non t’ho dimenticato,
non ti scorderò mai.

Mia rosa dei venti
in balia della tempesta,
prigioniero del fortunale.

Ragazzo
vestito alla marinara
l’elegante cappello di paglia in testa
che attende trepidante
il dì di festa.

Fra le labbra la viola della vita ingannevole ed amara,

Nel dileguare tempestoso delle illusioni
guardi volar via
nel crepuscolo incendiato delle emozioni
l’aquilone fugace dei tuoi sogni
fra pugni di cenere e rabbia
che negli occhi come sabbia ostile resta.

Nell’anima in fiamme
il falò indomabile della nostra nostalgia.

D’illusioni bruciate
al fuoco del divenire
di giornate arse
restano le nostre anime dolenti
di ferite di salsedine cosparse.

L’ardore giovanile
disperso rincorrendo il vento dei sogni
per le vie,
i baci rubati all’ombra dell’ antico giardino.

Bruciamo di rimpianto
e rabbia
affondano i nostri passi nella fredda rena .

La folgore
del perduto Amore
acceca del cuore desolato l’ascosa pena.

Ed ora che siamo reduci, raminghi e dispersi
ognuno prigioniero nella tenebra indecifrabile del proprio dolore
indugiamo nel ricordo a quei giorni di primavera fugaci e tersi.

Quando amarsi era un gioco
la corsa fanciullesca nella pioggia d’oro del sole
tra le fronde bianche di fiori del ciliegio nel mattino
e l’esistere il radioso sorriso d’un bambino.




 Leonora Lusin - 15/06/2017 08:45:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Rileggo questa tua dopo tanto tempo...E ancora rimango dell’idea che a tratti è bellissima. Perché non ci torni sopra? Oppure puoi darmi il permesso di farlo io e poi in privato proportelo perché tu ne faccia quello che vuoi?

 emanuela parodi - 27/06/2011 12:16:00 [ leggi altri commenti di emanuela parodi » ]

Una bella musicalità ma va curata di più la scelta linguistica... capelli bruciati dal sole è davvero troppo scontato (per farmi capire). Ciao Emanuela

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